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Gallipoli: arte, storia e cultura

Adagiata sulla costa ionica della Puglia, Gallipoli ha affascinato chiunque abbia posato gli occhi sull’isolotto e la costa immediatamente vicina fin dai tempi più antichi. Città Bella: così l’hanno chiamata i Greci, per l’impareggiabile fascino e bellezza che la caratterizzano da sempre.

La città è conosciuta per il mare cristallino, le spiagge dorate e le occasioni di divertimento che non mancano durante ogni periodo dell’anno ma Gallipoli è molto di più: custodisce testimonianze storiche, artistiche e culturali che la rendono ancora più interessante da visitare, in qualunque stagione.

La città si divide in due parti: la città nuova, sulla costa, dove sono presenti tutti i servizi, le vie dello shopping e le spiagge più rinomate e il borgo antico, che si snoda al di sopra di un’isolotto sul mare, collegate tra loro da un ponte costruito nel 1600.

Il Borgo antico si trova a solo 14 metri sopra il livello del mare ed ha origini calcaree. E’ caratterizzata da un labirinto di stradine lastricate che si intrecciano e che vi porteranno a vedere numerosi edifici religiosi e civili e a godere dei profumi delle prelibatezze preparate dai localini tipici del posto.

Storia

In origine, l’isolotto di Gallipoli altro non era che un punto di appoggio per i pescatori, residenti nella zona di Alezio. Quando Alezio fu distrutta, in molti si trasferirono ed edificarono sull’isola, creando delle mura difensive e sfruttando tutto lo spazio a disposizione per costruire all’interno di esse, in modo da sentirsi al sicuro dalle frequenti incursioni piratesche dei Saraceni. Difatti, nel Borgo antico non sono presenti piazze e le stradine sono molto caotiche e labirintiche, proprio a testimonianza della tattica difensiva adottata all’epoca.

Distrutta e ricostruita nel corso dei secoli, dalle varie incursioni a scopo di conquista, conobbe un periodo di massimo splendore grazie al commercio dell’olio lampante che raggiunse il culmine nel XVI secolo, quando il porto divenne il più grande punto di smercio di questo prodotto che veniva utilizzato, oltre che per i saponi, soprattutto per illuminare le grandi città e capitali europee.

Arte

Passeggiando per il Borgo Antico di Gallipoli, sono tante le meraviglie architettonica che vi lasceranno senza fiato: qui infatti sorgono edifici religiosi ed edifici civili che non passano di certo inosservati

La Basilica ed altri edifici religiosi

Al centro del punto più alto dell’isolotto, sorge la Concattedrale e Basilica di S. Agata, uno splendido esempio di architettura Barocca Salentina. Come tutte le chiese barocche disseminate nel territorio salentino, le decorazioni interne e della facciata sono molto ricche e intagliate nel carparo, la pietra leccese per eccellenza. Il barocco ha valorizzato anche altre Chiese di Gallipoli, come per esempio la Chiesa di S. Francesco d’Assisi, di S. Domenico al Rosario, il Santo Crocefisso e altre.

In tutti gli edifici religiosi, son ospitate tele, maioliche, dipinti, sculture, altari e opere in legno di grandi artisti come Diego Oronzo Bianchi, Liborio Riccio, Aniello Letizia, Romualdo Formosa  e tanti altri artisti locali e non, che nell’epoca più florida riempirono di capolavori le chiese di Gallipoli.

Tornando alla Basilica di S. Agata, al suo interno sono presenti talmente tante tele da poter essere considerata una pinacoteca. Si differenzia dalle altre Chiese di Gallipoli, per non avere un vero e proprio campanile: le campane, difatti, sono state montate sul terrazzo. Le campane visibili nella torre civica, adiacente, non scandiscono la vita religiosa ma bensì quella civile e non appartengono alla Basilica.

All’interno presenta tre navate che compongono la pianta a croce latina e vi sono ben dodici altari barocchi dedicati al culto, più due sepolcri. In uno di essi, sono sepolti tutti i vescovi gallipolini, dal  1600 ad oggi.

Il prospetto, sempre in stile barocco, è diviso in due parti, una più bella dell’altra e ospitano nelle nicchie delle statue altrettanto belle.

 

Cultura

In termini di strutture, Gallipoli vanta la Biblioteca di S. Angelo e ben quattro musei: il museo Diocesano, Il museo Emanuele Barba, il museo del mare e la collezione Coppola.

Ma con il termine cultura, abbinato alla parola tradizioni, a Gallipoli si apre un discorso ben più ampio e variegato: la cultura del posto abbraccia oltre che la storia e l’arte, anche l’enogastronomia, le tradizioni, la musica popolare, i mestieri antichi. Tutto ciò è stato rivalutato nel corso degli ultimi due decenni, rendendolo fulcro e punto focale dell’esperienza turistica della città.

Durante il vostro viaggio a Gallipoli, non potete quindi non assaggiare alcuni dei piatti tipici (zuppa di pesce, pittule, scapece, etc), accompagnati dai vini locali, in uno dei localini del Borgo Antico, tra un artigiano e l’altro che ancora intonano i brani di musica popolare.

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