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Aereo cancellato o in ritardo, ecco come chiedere il rimborso

Può essere capitato a tutti almeno una volta nella vita di subire un aereo in ritardo o, in alcuni casi, perfino di subire la cancellazione di un volo. In questi casi però è bene conoscere i propri diritti di passeggeri e soprattutto quando si può ricevere il rimborso a causa di un volo in ritardo o abolito. Quello che spesso non si sa è che ogni passeggero ha diritto a ricevere un rimborso in caso avvengano queste ipotesi: i loro diritti sono previsti dall’Unione Europea ed è sempre bene sapere cosa fare e a chi rivolgersi per capire come richiedere il rimborso per questo tipo di disagi.

I passeggeri hanno delle tutele che sono previste dalla Convenzione di Montreal, del 2003, e dalla legge europea, che prevede sia ipotesi di rimborso che di risarcimento se il volo è in ritardo o viene cancellato.

Il concetto è che ogni volo che parte da un aeroporto europeo, a prescindere da dove sia diretto, deve garantire puntualità ai passeggeri che altrimenti hanno diritto al rimborso. Invece se il volo parte da un aeroporto non europeo, un rimborso è previsto dalla normativa sovranazionale solamente se la compagnia è europea o se lo scalo di destinazione si trova in Europa. Ma cosa bisogna sapere in caso di ritardo o cancellazione di un volo? Quali sono gli step da seguire per ottenere un risarcimento in questi casi? Ecco qualche consiglio utile su cosa fare e a chi rivolgersi per vedere rispettati i propri diritti di viaggiatore in questi casi.

Aereo in ritardo? Ecco cosa dovete fare

Se avete subito la cancellazione del volo, se vi è stato negato l’imbarco o il volo è in ritardo, la prima cosa da fare assolutamente per dimostrare cosa è avvenuto è conservare con cura la carta di imbarco, con tutti i codici di conferma del volo e in generale i documenti della prenotazione.

Inoltre è sempre buona norma domandare agli addetti se hanno informazioni sul motivo della cancellazione o del ritardo: più informazioni si hanno sul disguido, meglio è.

Non dovete preoccuparvi troppo delle tempistiche: dovete sapere che, conservando tutta la documentazione necessaria, avete diritto al rimborso entro tre anni dalla cancellazione o dal ritardo (partendo dalla data del volo).

Il rimborso al quale si ha diritto in caso di cancellazione del volo è quello del rimborso del biglietto e del volo alternativo o di ritorno, nonché il risarcimento. Il risarcimento è dovuto se la compagnia aerea avvisa i passeggeri della cancellazione con meno di due ore di anticipo dall’ora prevista per la partenza. La compagnia aerea deve dimostrare anche che il passeggero è stato opportunamente informato. Il risarcimento è una somma fra 250 e 600 euro, a seconda della tratta, della destinazione del volo e del motivo del ritardo, se si accetta il volo sostituito; se invece viene rifiutato il volo sostitutivo, il risarcimento si accompagna anche al rimborso del biglietto del volo originario e al rimborso del volo che riporti il passeggero alla destinazione dalla quale proviene. Tuttavia bisogna stare attenti, in caso in cui la cancellazione del volo sia avvenuta per circostanze eccezionali, che non sono colpa della compagnia, non si ha diritto al risarcimento.

 Il diritto all’assistenza

Oltre al diritto al rimborso, i passeggeri hanno anche un diritto fondamentale che troppo spesso è ignorato: quello all’assistenza. Vale a dire che se il vostro volo è molto in ritardo o viene cancellato, la compagnia aerea deve fornirvi l’assistenza necessaria compresa anche l’indicazione di soluzioni alternative. Il diritto scatta se il ritardo è di due o più ore, per voli fino a 1500 km, tre ore, per voli fra 1500 e 3500 km, e dopo quattro ore di ritardo per voli interni all’UE se la tratta è superiore a 3500 km.

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